All’udienza generale del 28 ottobre 2020 l’itinerario di catechesi sulla preghiera, dopo aver percorso l’Antico Testamento, arriva a Gesù.
“L’esordio della sua missione pubblica – ricorda Francesco avviene con il battesimo nel fiume Giordano”. “Se ci sembra che la vita sia stata del tutto inutile aggiunge il Papa – dobbiamo in quell’istante supplicare che la preghiera di Gesù diventi anche la nostra”.
Gesù, sottolinea il Pontefice, “prega con noi”. E pregando, “apre la porta dei cieli, e da quella breccia discende lo Spirito Santo”.
Nel turbinio della vita e del mondo che arriverà a condannarlo, anche nelle esperienze più dure e tristi che dovrà sopportare, anche quando sperimenta di non avere un posto dove posare il capo (cfr Mt 8,20), anche quando attorno a Lui si scatenano l’odio e la persecuzione, Gesù non è mai senza il rifugio di una dimora: abita eternamente nel Padre.
Ecco la grandezza unica della preghiera di Gesù: lo Spirito Santo prende possesso della sua persona e la voce del Padre attesta che Lui è l’amato, il Figlio in cui Egli pienamente si rispecchia.