All’udienza generale del 4 novembre 2020 Papa Francesco esorta a a riscoprire Gesù Cristo come maestro di preghiera.

Il Pontefice sottolinea che “ogni persona ha bisogno di uno spazio per sé stessa, dove coltivare la propria vita interiore, dove le azioni ritrovano un senso”. “Durante la sua vita pubblica – aggiunge – Gesù fa costantemente ricorso alla forza della preghiera”.

“La preghiera di Gesù – ricorda il Papa – è il luogo dove si percepisce che tutto viene da Dio e a Lui ritorna”.

A volte noi esseri umani ci crediamo padroni di tutto, oppure al contrario perdiamo ogni stima di noi stessi, andiamo da una parte all’altra.

La preghiera ci aiuta a ritrovare la giusta dimensione, nella relazione con Dio, nostro Padre, e con tutto il creato. E la preghiera di Gesù infine è abbandonarsi nelle mani del Padre, come Gesù nell’orto degli ulivi, in quell’angoscia: “Padre se è possibile …, ma si faccia la tua volontà”. L’abbandono nelle mani del Padre.

È bello quando noi stiamo agitati, un po’ preoccupati e lo Spirito Santo ci trasforma da dentro e ci porta a questo abbandono nelle mani del Padre: Padre, si faccia la tua volontà.