“Qualcuno mi ha detto: Lei parla troppo sulla preghiera. Non è necessario. Sì, è necessario.

Perché se noi non preghiamo, non avremo la forza per andare avanti nella vita. La preghiera è come l’ossigeno della vita”.

“La preghiera è attirare su di noi la presenza dello Spirito Santo che ci porta sempre avanti. Per questo, io parlo tanto sulla preghiera”. Con queste parole si apre la catechesi dell’11 novembre del 2020. “Il cristiano che prega – sottolinea il Papa – non teme nulla”.

“Gesù – ricorda il Papa – ha dato esempio di una preghiera continua, praticata con perseveranza”.

Cristo è tutto per noi, anche nella nostra vita di preghiera.

Lo diceva Sant’Agostino con un’espressione illuminante, che troviamo anche nel Catechismo: Gesù «prega per noi come nostro sacerdote; prega in noi come nostro capo; è pregato da noi come nostro Dio. Riconosciamo, dunque, in Lui la nostra voce, e in noi la sua voce».

Ed è per questo che il cristiano che prega non teme nulla, si affida allo Spirito Santo, che è stato dato a noi come dono e che prega in noi, suscitando la preghiera. Che sia lo stesso Spirito Santo, Maestro di orazione, a insegnarci la strada della preghiera.