“Non tralasciamo di ringraziare: se siamo portatori di gratitudine, anche il mondo diventa migliore, magari anche solo di poco, ma è ciò che basta per trasmettergli un po’ di speranza. Tutto è unito e legato, e ciascuno può fare la sua parte là dove si trova”.
All’udienza generale del 30 dicembre 2020 Papa Francesco incentra la propria catechesi sulla preghiera di ringraziamento ed esorta a coltivare “l’allegrezza” alimentata dalla “gioia dell’incontro con Gesù”. “Il demonio invece, dopo averci illusi, ci lascia sempre tristi e soli”.
“Se siamo portatori di gratitudine – afferma il Papa – anche il mondo diventa migliore magari anche solo di poco, ma è ciò che basta per trasmettergli un po’ di speranza”.
Il mondo ha bisogno di speranza.
E con la gratitudine, con questo atteggiamento di dire grazie, noi trasmettiamo un po’ di speranza.
Tutto è unito, tutto è legato e ciascuno può fare la sua parte là dove si trova. La strada della felicità è quella che San Paolo ha descritto alla fine di una delle sue lettere: «Pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito» (1 Ts 5,17-19).
Non spegnere lo Spirito, bel programma di vita! Non spegnere lo Spirito che abbiamo dentro ci porta alla gratitudine.