Perché l’uomo dovrebbe essere amato da Dio? “. All’udienza generale del 3 marzo 2021 Francesco pone questa ed altre cruciali domande.

Quale Dio è disposto a morire per gli uomini? Quale Dio ama sempre e pazientemente, senza la pretesa di essere riamato? Quale Dio accetta la tremenda mancanza di riconoscenza di un figlio che gli chiede in anticipo l’eredità e se ne va via di casa sperperando tutto?

Grazie a Gesù Cristo – afferma il Papa –  la preghiera ci spalanca alla Trinità – al Padre, al Figlio e allo Spirito –, al mare immenso di Dio che è Amore”.

È Gesù ad averci aperto il Cielo e proiettati nella relazione con Dio. È stato Lui a fare questo: ci ha aperto questo rapporto con il Dio Trino: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

È ciò che afferma l’apostolo Giovanni, a conclusione del prologo del suo Vangelo: «Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato» (1,18).

Gesù ci ha rivelato l’identità, questa identità di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo.

All’udienza generale del 17 marzo 2021 Papa Francesco completa la catechesi sulla preghiera come relazione con la Santissima Trinità, in particolare con lo Spirito Santo.

“Il primo dono di ogni esistenza cristiana – afferma il Santo Padre – è lo Spirito Santo. Non è uno dei tanti doni, ma il Dono fondamentale. Lo Spirito è il dono che Gesù aveva promesso di inviarci. Senza lo Spirito non c’è relazione con Cristo e con il Padre”.

È lo Spirito – sottolinea il Pontefice – a scrivere la storia della Chiesa e del mondo”.

Noi siamo pagine aperte, disponibili a ricevere la sua calligrafia. E in ciascuno di noi lo Spirito compone opere originali, perché non c’è mai un cristiano del tutto identico a un altro.

Nel campo sterminato della santità, l’unico Dio, Trinità d’Amore, fa fiorire la varietà dei testimoni: tutti uguali per dignità, ma anche unici nella bellezza che lo Spirito ha voluto si sprigionasse in ciascuno di coloro che la misericordia di Dio ha reso suoi figli.

Non dimentichiamo, lo Spirito è presente, è presente in noi.