Nella catechesi dell’udienza generale del 21 aprile 2021 il Papa riflette sul valore della preghiera vocale.

“Non cadiamo nella superbia di disprezzare la preghiera vocale”, perché “destano anche il più assonnato dei cuori”.

“La preghiera – ricorda il Pontefice – è dialogo con Dio; e ogni creatura, in un certo senso, “dialoga” con Dio”.

Nell’essere umano, la preghiera diventa parola, invocazione, canto, poesia

La Parola divina si è fatta carne, e nella carne di ogni uomo la parola torna a Dio nella preghiera.

Le parole sono nostre creature, ma sono anche nostre madri, e in qualche misura ci plasmano.

Le parole di una preghiera ci fanno attraversare senza pericolo una valle oscura, ci dirigono verso prati verdi e ricchi di acque, facendoci banchettare sotto gli occhi di un nemico, come ci insegna a recitare il salmo.