«Il trenta, il sessanta e il cento per uno»

P. Frederic Fornos S.J.

La Rete Mondiale di Preghiera del Papa celebrerà i suoi 175 anni il 28 e 29 giugno 2019, con più di 6.000 persone provenienti da 52 delegazioni dal mondo intero. È un’Opera pontificia, costituita dal Santo Padre nel marzo 2018, con il numero 49 del registro delle persone giuridiche vaticane. Un evento piuttosto raro. Essa è una riedizione aggiornata dell’Apostolato della Preghiera (AdP). Che cosa è successo perché questo servizio ecclesiale, che in molti Paesi del mondo stava gradualmente scomparendo e che si vedeva spesso come una foto in bianco e nero, ricordandoci la preziosa e antica storia della missione della Chiesa, potesse rinascere oggi? Ripercorriamone la storia.

La piattaforma digitale «Click To Pray»
Il 20 gennaio 2019 Papa Francesco, dalla finestra da cui ogni domenica recita l’Angelus, ha annunciato: «Vorrei presentarvi la piattaforma ufficiale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa: Click To Pray. Qui inserirò le intenzioni e le richieste di preghiera per la missione della Chiesa».

La Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) stava per iniziare, e il Papa aveva invitato in particolare i giovani a scaricare l’applicazione Click To Pray («Clicca per pregare») per pregare con lui il Rosario per la pace. Molti hanno sentito parlare di Click To Pray per la prima volta in questa occasione. Si poteva pensare che fosse solo un supporto per una piattaforma di preghiera per la Gmg di Panama, ma, dopo questo Angelus, essa è diventata la terza rete sociale del Pontefice. Insieme a Twitter (@Pontifex) e Instagram (@Franciscus), ora egli ha il suo profilo di preghiera personale su Click To Pray (Papa Francesco).

Click To Pray non era una piattaforma digitale sconosciuta nella Chiesa cattolica, ma esisteva insieme a molte altre di alta qualità e con più storia alle spalle: aveva già un suo passato, con una comunità digitale che fino ad allora era di oltre un milione di persone, in sei lingue. Inoltre, era già la piattaforma di preghiera ufficiale della Gmg di Panama. Tuttavia, la creazione del profilo personale di preghiera del Papa in Click To Pray le ha dato un enorme impatto.

La notizia ha viaggiato rapidamente in tutto il mondo su televisioni, reti sociali e telegiornali, che generalmente non trasmettono informazioni religiose: dal Giappone all’Australia, dal Gabon al Sudafrica, attraverso l’India e gli Stati Uniti, per non parlare di numerosi Paesi europei e latinoamericani, come il Brasile. BBC World ha dichiarato: «Papa Francesco ha lanciato un’App per incoraggiare i cattolici di tutto il mondo a pregare con lui».

In pochi giorni decine di migliaia di giovani la stavano già utilizzando, raddoppiando la sua capacità e raggiungendo più di 420.000 download e più di 4 milioni di preghiere. È difficile misurare la fecondità della preghiera, che è sempre invisibile e porta frutto a suo tempo; eppure l’impatto è stato evidente, con decine di migliaia di connessioni.

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