Dall’8 al 13 settembre, presso la Casa da Torre (Soutelo, Portogallo), si è svolto l’incontro europeo della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, che ha riunito oltre 40 direttori e coordinatori nazionali provenienti da 18 paesi, tra cui Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Vaticano, Germania, Malta, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Svezia, Slovacchia, Slovenia, Polonia, Danimarca, Ungheria, Austria e Ucraina. All’incontro hanno partecipato P. Cristóbal Fones, SJ, Direttore Internazionale, e P. Miguel Pedro Melo, SJ, Vice-Direttore Internazionale.
Approfondire la missione nel tempo presente
Il primo giorno è stato dedicato alla riflessione e all’approfondimento dell’identità e della missione di quest’opera pontificia nell’attuale contesto della Chiesa e del pontificato di Papa Leone XIV. Questi momenti di discernimento hanno contribuito a rinnovare la comprensione della Rete di Preghiera come servizio di compassione per il mondo, in sintonia con le sfide dell’umanità e la missione della Chiesa.
Nei giorni successivi sono stati affrontati temi chiave per rafforzare la vita e il servizio delle équipe nazionali. Si è discusso del ruolo del direttore nazionale e delle loro équipe, cercando strumenti per accompagnare la missione in ogni paese con maggiore vicinanza ed efficacia.
Si è lavorato anche sul Movimento Eucaristico Giovanile (MEG). Ci si è concentrati maggiormente sulla missione di accompagnare i bambini e i giovani nella loro amicizia con Gesù e nel vivere una spiritualità eucaristica.
Un momento particolarmente significativo è stata la partecipazione di P. Vitaliy Osmolovskyy, SJ, che, nonostante le difficoltà imposte dalla guerra, ha ottenuto un’autorizzazione speciale per lasciare l’Ucraina e condividere la realtà di una missione che si svolge tra le sofferenze e la speranza del suo popolo. La sua presenza ha portato a uno dei momenti più toccanti dell’incontro, quando un gruppo locale del Movimento Giovanile Eucaristico del Portogallo ha sorpreso P. Vitaliy con una donazione per le cause umanitarie in Ucraina, esprimendo così la loro vicinanza e la loro preghiera fraterna.
Infine, l’ultimo giorno è stato dedicato alla missione condivisa e alla collaborazione con vari attori ecclesiali, come le Conferenze Episcopali, i Nunzi Apostolici e altre opere della Chiesa.
I frutti della riunione
Nella Messa conclusiva, P. Cristóbal Fones, SJ, ha ricordato che la Rete è al servizio della Chiesa e della missione di Cristo, incoraggiando tutte le équipe nazionali a rispondere alle sfide dell’umanità attraverso la preghiera, il servizio e la formazione spirituale, soprattutto a favore della pace, identificata come la grande sfida del nostro tempo.
L’incontro europeo è stato un momento di preghiera, riflessione e fraternità che ha rafforzato i legami tra i paesi e rinnovato l’impegno per la missione comune.



